La terza A dell'Istituto Comprensivo di Sant'Eufemia Lamezia nella Chiesa di San Giovanni Battista, guidata dalle loro insegnanti e diretta da Teodolinda Coltellaro ideatrice e coordinatrice insieme agli alunni, presenta il lavoro teatrale oggi sulla scena in due divertenti momenti . La punteggiatura e la pubblicità. Divertentissima opportunità per vedere quanto possa fare la scuola con la fantasia, come possa essere visualizzata e vivacizzata la grammatica, quanto il teatro dia in presenza, gestualità e mimica al crescere dei bimbi. Una opportunità, ripeto, validissima, in termini di disciplina, organizzazione e senso dello spazio, nel superare le difficoltà e le timidezze, nel capire cosa vuol dire lavorare in gruppo.
D'altronde il teatro nei paesi anglosassoni è materia scolastica. Qui siamo in un teatro di una chiesa, senza microfoni, però con una buona acustica, senza musica eppure c'era una musicalità di fondo. Velocissimi i cambi, velocissime le scene, apparivano i segni di punteggiatura nelle vesti degli alunni, simpaticissimi momenti di silenzio, pause, e rimanevano nel nostro immaginario. ed eravamo già nel Carosello, nella pubblicità, quando la pubblicità era fantasia e non invadeva, quando la pubblicità raccontava storie bellissime. Gli alunni recitano brevissimi stacchi pubblicitari ed uno lo dedicano proprio al teatro, un teatro amico, un grande amico. Nella presentazione iniziale la loro docente ci ha ricordato Picasso, come Picasso abbia affermato di aver messo una vita a dipingere come un bambino, per dire di conservare sempre la freschezza e l'entusiasmo, la commozione delle lacrime del bimbo che alla fine si stringe forte alla sua insegnante grato di quel grande momento di felicità.
W Il teatro e W La scuola
Ippolita Luzzo
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