Splendida giornata di sole oggi. Vado a fare due passi al Parco Felice Mastroianni, un parco intestato ad un caro e amato poeta originario di Platania. La giornata è splendida.
Il Natale sembra domenica, ogni domenica è l'incontro con l'avvenimento sacro della comunione con quella nascita, la possibilità per gli uomini di essere riscattati dal perdono da quel Dio inflessibile e onnipotente conosciuto attraverso la Bibbia.
Una rivoluzione fu il Natale, una rivoluzione del pensiero, un umanesimo della tolleranza e della disciplina.
Il messaggio fu travisato e chissà se lo conosceremo mai nella sua totale accezione rivoluzionaria, però dovrebbe rimanere, esso contiene i temi al centro del dibattito al freddo e al gelo del 2017.
E mentre il Natale viene consumato offendendo lo spirito stesso del Natale, al freddo e al gelo dei rapporti umani ci troviamo i telefonini invasi da video inneggianti solidarietà.
La disumanizzazione degli auguri. Video e immagini stereotipate presi da internet e schiaffati a tutti i contatti su whatsapp messenger e Facebook, in triplice augurio alle stesse persone, tanto chi li manda manco si accorge di averli già mandati.
Un freddo e un gelo che questo sole, luminoso e amabile dell'inverno tenta invano di scaldare.
Per noi una poesia di Felice Mastroianni
L' arcata sul sereno
Rifioriscon le rose
dei cieli sopra il mondo
e ricanta la vita
in un flusso di eterni
ritorni, sempre nuovi, delle cose.
Al respiro profondo
di selve e di marine
si disancora l'anima ai superni
lavacri della luce, oltre il confine
breve dell'ombra.
E d'azzurro s'irrora
la giovinezza mia
nella giovane luce dell'aurora.
A me la vita sia
non avara d'azzurro e di sereno
per te dolce Poesia.
Buon Natale da Litweb
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