Oggi sono ospite di Una veranda per tre
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In macchina
In macchina- 20 aprile 2013 ore 19 e 45
Ho acceso la radio ad alto volume
per non sentire il silenzio assordante
che mi è accanto, mi accerchia senza scampo.
Ha vinto lui, stasera
Ha vinto nonostante io avessi messo in campo
le truppe in ordine
Una mamma piccina, fatina, vecchina
Una amica con nipotine giocose, ciarlanti, saltanti
Un momento all'Altrove associazione e poi
Una conferenza sull'arte africana e sull'origine del mondo.
Più scappavo più il silenzio, il disagio, era con me.
Ho provato con le compere
Ma lasciavo lì pantaloni e magliettine
verde intenso, verde mela
Reggiseni con il pizzo, con un po’ d’imbottitura,
mutandine e canotte da abbinare,
verde acqua, verde mare.
Li ho lasciati, erano estranei, inutili.
In gran fretta sono ritornata
Solo una fermata dal fruttivendolo
Due tre mele, le arance, le fragole biologiche
gli asparagi, la verdura a foglia larga
Al momento di pagare
la signora mi domanda: Le è successo qualcosa?
Ed io di rimando: Si vede, vero?
Una tristezza così non la sentivo da anni
la giostra gira e rigira e ti riporta al capolinea
Pfui
Spariscono in un baleno i contatti, gli impegni,
il mondo reale e immaginario
sparisce il piacere, la gioia, l’entusiasmo
non basta un’agenda fitta di parole nella settimana che viene.
ora c’è il vuoto
Ippolita Luzzo
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