Due i personaggi nel libro. Uno si rivolge all'altra con: fa’ attenzione ai particolari, anche ai più insignificanti.
I due personaggi si incontrano su un autobus complice una farfalla e la storia si forma man mano che scorre nel dualismo di esistenze che si pensano con stima." Gentile mi ha insegnato a giocare delle buone partite. Questo non significa vincere sempre. Anzi, un buon giocatore sa che occorre a volte lasciare il tavolo da gioco a tasche vuote. Non aver nulla da perdere fa, di un buon giocatore, a suo modo un vincente. Mi sarà difficile fare a meno di lui"
Maria Caterina Prezioso fa dire alla protagonista del suo ultimo romanzo: "Mi è stata diagnosticata una malattia rarissima, non la mancanza di fedeltà, non il desiderio di vendetta rivoluzionaria, ma un coerente, spasmodico desiderio di legalità." Lei è appena entrata nella Pubblica Amministrazione.
"Un desiderio allo stadio terminale della malattia. Una legalità giustizionalista che toglie il sonno non al malato, ma a chi lo ha in cura."
Sperlonga, 8 settembre 2012, scontri e contusi... leggiamo articoli di giornali, e intanto la storia ci riporta la Torah "Alla fine di ogni sette anni celebrerete l’anno di remissione."
"Diventare grandi non significa rinunciare ai propri sogni.
Diventare grandi non significa neppure tramutare i propri sogni
in realtà, non sempre ci si riesce. Diventare grandi significa
forse insegnare agli altri a credere nei propri sogni, significa
forse dare una mano agli altri a scoprire quanti sogni hanno
sepolto sotto un albero del giardino incantato. Significa forse
scrivere storie.
La verità non è sempre così dolorosa come ci sembra. La
verità non è sempre così immodificabile come ci appare. Presto
apriremo una nuova stagione e sarà diversa da tutte le altre
che l’hanno preceduta. Sarà una stagione dove avverranno
strani prodigi e il sorriso tornerà a brillare sulle labbra. Sarà
una stagione particolarmente bella dove le parole si intrecceranno per raccontare storie nuove ad altri che verranno."
Due i personaggi del libro, un uomo e una donna: L'uomo si chiama Gentile, il magistrato che ha a cuore quella che è la giustizia incoerente, affermando "l’esistenza di un d’altra parte, di un ciononostante che reclamava, se pure ombra, visibilità e gratitudine dalla presunta assunzione di verità."
Gentile e poi lei, la donna, che si rende ben presto conto di esser di troppo in quell'ufficio "Ho una settimana di tempo per levarmi dai piedi, trovare un altro posto, sparire dalla loro visuale perché quadrata e perché non possiedo lo spirito di gruppo.
– Quale gruppo? Non mi è stata data risposta alcuna. Allora ho pensato velocemente. All'improvviso mi è venuto in mente Gentile. Non quello che avrebbe fatto Gentile in questo caso. No mi è venuto in mente semplicemente Gentile, e basta."
Nel libro scritto con tensione passa la storia ultima di questi anni, la storia della dottoressa alle prese con i Gormiti, i nuovi Capi, passa la storia che si sovrappone alla storia dell'altro, una storia dove lo studio diventa il riscatto e la giustizia.
Il libro esce oggi in libreria.
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