mercoledì 10 agosto 2016

La felicità cantata da Servillo

Se tutte le stelle del mondo a un certo momento venissero giù... Lo spettacolo inizia con la buona creanza, la fortuna che ci accompagna e prosegue vivente sulle note e nella voce e nei gesti di Peppe Servillo, Natalio Luis Mangalavite e Javier Girotto. Alternanza di parole, musica e teatro.
Grandi interpreti stasera a Cortale nella rassegna Jazz&Vento voluta dall'amministrazione comunale e sotto la direzione di Maria Teresa Marzano.
I due musicisti  sono entrambi  di Cordoba, con origini italiane, quindi Parientes, parenti, da quell'Argentina abitata dal 70% di italiani. Peppe Servillo è Peppe Servillo, da noi amato. Amiamo tutta la famiglia. Eleganza e gestualità, garbo e misura, aggettivi su un corpo e su una mimica, musicalità e armonia.
La sera inizia, io prendo appunti e li perdo, guardo smarrita la borsa e non li trovo. Così stamattina non posso parlarvi di ogni brano che troverete nel Cd Parientes, dei titoli e della successione delle frasi.
Posso raccontarvi di Cortazar, dello scrittore, e del testo  che Peppe Servillo ci legge sul potere liberatorio di alcuni rumori... al bagno: Il brano sulla colica che affligge l'ospite di una cena intellettuale costringendolo a ritirarsi in bagno.
Posso raccontarvi della zia Angustia alla quale i nipoti e la sorella mandano cartoline piene di insulti da ogni parte del mondo essi si trovino e lei, felice, mette gli spilli sulle cartoline per appuntarle tutte insieme. "Come mi vogliono bene i miei parenti! mentre infilza le loro firme! Parenti... la cugina della quale ci siamo innamorati da ragazzi, parenti i nonni, i cognati, le nostre connessioni. Così nei suoni viventi e saltanti di anime in pena e in riso i musicisti e Servillo ci deliziano facendoci vivere in alto e ci coinvolgono alla fine con due omaggi: Uno a Modugno, con la canzone 'U pisci spada" il lamento, l'urlo sulla pesca, scritta dal cantautore pugliese dopo la lettura di un articolo della Gazzetta del sud sulla pesca del pesce spada a Palmi. 
"Aya aya aya ya! E la varca la tirava E lu sangu nni curria E lu masculu chianciaAya aya aya ya!"
e l'altro omaggio a Lucio Dalla, "La felicità" cantata e recitata, diretta e vissuta da Peppe Servillo con il coro, con la voce dei moltissimi attenti spettatori che, subendo il potere ammaliatore delle mani e del suono, hanno continuato a cantare questo ritornello anche dopo che Servillo ed i due musicisti erano andati via lasciando in tutti noi l'anima delle note. 

ah...
felicita'...
su quale treno della notte viaggerai
lo so...
che passerai...
ma come sempre in fretta
non ti fermi mai

e stasera ancora a Cortale, 10 Agosto, con le stelle di San Lorenzo che un desiderio realizzeranno: ah...felicita'...
su quale treno della notte viaggerai
lo so...
che passerai...
ma come sempre in fretta
non ti fermi mai

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