Non credo esistano vizi solitari, comunque.
Anche quello, nell'accezione del termine, è popolato da mille fantasticherie personali aventi come interprete un altro e un'altra ancora, sempre diversi come diversa poi sarà la lettura e diverso il piacere.
La lettura non può essere un vizio solitario perché si nutre di consigli e di rimandi. Si parla con amico o con colleghi oppure su social, su Facebook, che poi questo vuol dire il termine, un libro a vista, e si dà il titolo di un libro e di un altro ancora. Si raccomanda che non si può perdere quell'autore e tu a tua volta parli e parli di chi a te è piaciuto. Ed il piacere aumenta.
Stamani poi in cucina mettevo a posto i vostri piego libri, il modo in cui mi arrivano a casa i vostri libri ed accarezzandoli, le buste vuote accarezzavo, mettevo Massimo Sannelli ed il suo "Digesto" dentro la grande busta di Daniele Semeraro "Non è adesso" e poi tutti gli altri e Romeo Vernazza ed il suo Cenerentola che porterò con me al Tropea Leggere e scrivere per dire a tutti perché leggere è meraviglioso. Come possedere una bacchetta e puoi dire il tuo desiderio. Il mio si è avverato.
Parlare di libri
cosa voglio di più?
Appunti per mia relazione di Novembre all'UNITER
Titolo: Leggere per vivere. Digesto
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