Vi parlerò
stasera delle ossessioni, delle idee fisse dominanti che si installano nella
testa di tutti noi ed alcune volte condizionano il nostro vivere, facendolo
virare verso l’arte pura.
La prima
volta che sentii questa teoria delle ossessioni fu durante una lezione di
Stefano Zenni su Coltrane, autore di un disco storico A Love Supreme. Un disco
culto per gli appassionati del jazz.
Stefano
Zenni, docente presso i conservatori di Bologna, Firenze e Pescara, analizzava ogni momento della possessione,
quasi amorosa, con cui veniva avvinto Coltrane, che viveva con in testa quel suo motivo.
Vi dico
questo perché leggendo il libro voi
sentirete un motivo suonare in ogni pagina, in
ogni episodio, in ogni incontro raccontato. Il motivo che sta nella
testa dello scrittore. Il suo motivo. Un linguaggio modale, nel modale ci si basa su un punto fisso, invariabile per lungo tempo, l'impianto sempre uguale che suona di base ogni musica di Coltrane, in ogni pagina di Dara.
Una
ossessione che abbiamo tutti, eppure non tutti sappiamo trasformarla in arte.
Le idee
fisse sono diventate nel corso dei secoli, nella storia, dei miti,
delle religioni, degli usi e costumi che hanno creato la civiltà.
Così
Domenico, mentre si accinge a costruire il suo romanzo, con una scrittura che dia armonia, mentre si chiede in ogni pagina quale sia il motivo per cui seguiamo una strada oppure un'altra, per cui avvengono alcuni fatti invece di altri, fissa i personaggi
mitologici di riferimento che apriranno e chiuderanno Il breve Trattato sulle Coincidenze, come furono fissati in tutti i tempi, con un sottotesto universale, per sottotraccia una semplice domanda: Perché?
Su quel motivo semplice poi la complessità ha un senso. Legato dal filo sottostante.
Su quel motivo semplice poi la complessità ha un senso. Legato dal filo sottostante.
Un libro che
di lettere parla, di un uomo che le recapita per lavoro, e che un giorno conserva una lettera di una Naiade. Le Nàiadi -
figure della mitologia greca (Ναϊάδες dal greco νάειν,
"fluire," e νἃμα, "acqua corrente") - erano le ninfe che
presiedevano a tutte le acque dolci della terra e possedevano facoltà
guaritrici e profetiche; sono esseri di sesso femminile, dotate di una vita
longeva, seppur mortale. Una di queste
ninfe mitologiche, per il protagonista del libro, sarebbe Marianna Focaru, Via Conello, numero 6, donna con dei seni statuari,
messa ad aprire una storia vissuta sul
piano dell’immaginario, di quelle ossessioni che vi dicevo. Lui, filo conduttore del
racconto, di mestiere fa il postino, e
decide per la prima volta di contravvenire al suo ruolo di servizio conservando una lettera
spedita a Marianna, con una sua fotografia in costume da bagno. La conservò come si conservano i segreti in
confessionale, la conservò come se fosse la stessa cosa se averla o non averla
quella donna per sé. Nella vita parallela che vedremo svolgersi nelle pagine di
questo romanzo nel quale dopo la Ninfa incontriamo Ermete, in latino il
dio Mercurio, e poi Cloto, figlia della
notte, una delle tre Parche, nome che in
greco antico significa "io filo", che appunto filava
lo stame della vita, Lachesi, la sorte, e poi Orfeo ed Euridice, Medusa , e Lete,
messaggero e fiume di oblio e
dimenticanza ed infine Tiresia,
l’indovino cieco che sa, oltre la vista.
Così le
ossessioni di tutti prendono forma ed il postino inizierà questo cantico delle
illusioni, nel suo vivere di lato, sulle
vite degli altri, mentre su di lui il fato interviene con spazio e tempo e
luogo, in coincidenze che conservate e rilette daranno a noi, il filo e la
storia per capir le nostre di ossessioni.
Molte storie
vissute tra Girifalco e San Floro, con la Svizzera lontano, più lontana della
luna che pur nel libro proprio quell’anno viene visitata dalla sonda spaziale e
dagli uomini. Siamo nel 1969
Un libro che
vi porterà in molte storie per liberarvi
infine nel suono e nella capacità di
appartenere al destino di tutti come A
Love supreme di Coltrane. Il suono scritto.
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