martedì 10 marzo 2015

La seduzione

La seduzione                                            un pezzo del 2010
Si inizia con l’etimologia: sedurre – portare con, sedurre-portare fuori dalla strada usuale.
I due significati, il primo- portare con sé, rivedersi nell'altro- è il significato positivo, vivificante, lo scompiglio dell’immaginazione per raggiungere l’immaginazione dell’altro, condividerla, specchiandosi, appunto.
Il secondo significato- portare fuori, trascinare l’altro di qua e di là per il gusto di vederlo alla nostra mercé- questa è la seduzione negativa che a volte può fare impazzire.
Anche la persona più forte, più capace può lasciarsi irretire, anche la persona più dignitosa può perdere la testa.
Migliaia di libri parlano di questo. Io questo aspetto vivificante nella seduzione che non porta a niente, dovrò studiarlo meglio. Così come dovrò studiare meglio questo incantamento del tasto, del parlare con un tasto come se stessi parlando con un uomo.
Il tasto che seduce
Il marito di Mariella  undici, dodici anni fa, pigiava e ripigiava i tasti del computer. Lavora-diceva la moglie ai tre figli,  a noi amiche-lavora-
Non capivamo noi, allora l’ossessione, la malia, che possa nascere da un tasto. Quando lui decise di andare a vedere chi ci fosse dietro quel tasto il matrimonio era già finito.
A lui la quotidianità non piaceva più, banale! A lui i figli erano estranei, la seduzione di un tasto era una sirena troppo ammaliatrice per resistere.
Ecco la seduzione mortale-il canto delle sirene induceva i compagni di Ulisse a precipitarsi in mare, ed Ulisse che volle ascoltare dovette ancorarsi con solidi funi per non morirne.
Rino allora non disse tutto questo, partì, ritornò, la moglie perdonò, ma la realtà ora gli sembrava pesante. Se ne andò. 
Divorziarono, la mia amica si risposò ma ha sempre nel cuore quell'uomo perso anche a se stesso, ne ha sempre il dispiacere.
Non si può vivere senza sogni, senza fantasia, senza un immaginario che insaporisca le nostre giornate, ma dopo il sogno dopo la fantasia, che felicità poter parlarne con un nostro caro, mano in mano, come si usava una volta ed ora non più!!
La seduzione vitale è erotizzante, reale, creativa, non distrugge l’individuo ma innalza le sue capacità, nello slancio di vederci nell'altro al meglio delle nostre qualità diventiamo più belli più forti più giovani. 
In questo strano mondo contemporaneo però i corpi non esistono più, se non come merce, il portafoglio è più seduttivo di un bacio, la vanità è successo, la seduzione un gioco. Io, fuori tempo, continuo ad affermare il valore di una seduzione altra,  di un abbraccio, di un’ora a guardare il tramonto, di respirare il respiro di un uomo reale e non virtuale. Una seduzione che faccia vivere
Ippolita Luzzo 

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