Dalla febbre del sabato sera alla febbre del sabato scritto. La scrittura invade ogni vicolo, si impossessa di un vagante e con lui scrive. Un popolo di scribanti diventammo.
Una febbre da curare con in mano una grammatica, termometro di una lingua che ammalata è.
Ma, però, appunto, ovvio, ripetizioni, avversative e conversative, saranno pure utili agli scrittori, dopo aver supposto di esser nell'errore. Una supposta che guarirà.
Una febbre che... guarire tu non puoi se non scrivendo sul tuo blog, sul tuo sito, sul mondo che ci rappresentiamo io e te.
Scriviamo scriviamo e noi che figli siamo di Verga e De Robertis, di De Santis e di Serao, scriviamo. Scriviamo da sera a mattina l'aria leggera del sabato sera. Fra noi tutto ritorna com'era, letteratura vera e scrittori del sabato sera. Regole di sintassi, regole di struttura, complessità e semplicità.
Nel Duplice che siamo, lettori e scrittori insieme, ammalati di malinconia, va la penna in Argentina, vola bianca colomba vola, da Troisi a noi, nel mondo incantato e senza regole della scrittura del sabato sera.
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