martedì 7 ottobre 2014

L'Uniter a #vivonotranoi



L’Uniter da Be Cause per gli Insetti di Caterina Luciano

#vivonotranoi l’hastag ripetuto e cliccato in questo mese volando volando si è posato sul gagliardetto dell’ Uniter Università della terza età di Lamezia terme, associazione culturale, senza fini di lucro, presente sul territorio dal 1989, con incontri pomeridiani di studio per tutto l’anno.
“ Dare vita agli anni” la frase guida, l’interesse che vivere fa, sta alla testa dell’associazione, presieduta dal Professore Italo Leone e dalla  vicepresidente Costanza Falvodurso.
Accompagnati da Costanza, martedì 2 ottobre,  un gruppo di soci hanno letto e apprezzato le carte vetrate di Caterina Luciano.
Gli insetti che vivono tra noi, insieme agli irresponsabili, agli invertebrati, ai tanti che sono causa dello sciupio di luoghi meravigliosi, di individualità capaci, potenzialità da esprimere.
Osservando le carte con uomini e donne adulti ci chiedevamo ciascuno di noi dove si fosse incagliata una nave che avrebbe dovuto navigare per acque azzurre e limpide, ci siamo chiesti se l’educazione, l’ammaestramento dei bozzoli ci riguardasse da vicino, se anche noi avevamo creduto al denaro, possibile merce di plauso, di consistenza sociale, se tutti avevamo perpetuato i riti e i comportamenti che Caterina Luciano aveva impresso sulle sue carte, sulla tela del sacco, con collage e pastelli.
Guardavamo con occhi consapevoli allo Sposalizio delle mantidi, alla Vendetta, allo Scarabeo, alla Rinascita, alla cattiva strada e alla Luce delle lucciole, dopo tanta girovagare negli anni, nel tempo, fra comunicazione di affetti, di momenti sociali. Dal privato al sociale, alle tante mistificazioni della carta, della comunicazione, del mondo che dovrebbe informarci ed invece ci chiude gli occhi come i bimbi di Caterina Luciano, presi per mano, mostravano impotenti.
Una visita che si è protratta oltre il momento, che ha regalato nuovi sciami di idee su cui volare nell’anno in corso, così come gli insetti continueranno a diffondersi nel paese dell’immaginario.  

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