martedì 17 giugno 2014

OndaCalabra. Il parto cesareo di Voltarelli



 
In Caciocavallo di bronzo, Peppe Voltarelli, ormai tagliato cordone ombelicale  dalle Nuvole pesanti, scrive della realtà del suo paese. Materiale narrativo di base che la musica  ha trasformato.

 Qui qualche perla che ci ha regalato,  appunti con in corsivo il mio rimuginare

Parla e racconta questa sera, presso libreria, dei suoi studi.
 Dopo il tecnico per geometri, formativo perché si faceva altro e  all'università a livello di...

 Se sento un altro livello, siamo negli anni settanta.

Ha scritto un libro.

 L'uso sperimentale del dialetto, forse perché non riusciva mai ad andare oltre. Ha scritto senza punteggiatura e la casa editrice ha accettato.

 Voltarelli dice che a 19 anni si è accorto che era calabrese e che aveva un valore parlare dialetto, allora  bastavano due calabresi per fare un gruppo,  si dava per scontato che una mandria di bufali occupasse Bologna. Nel bene e nel male. Forme spontanee aggregative intorno al dialetto. Cominciano a suonare.

Espressione di civiltà contadina mai finita, affermazione di una identità.

A Firenze intanto lui  scopre  mutuo soccorso e solidarietà

Dice che Loiero è un uomo di cultura, trovo questo appunto subito dopo,  nnvestimento mediatico di riconoscimento della Calabresità.

 Nel bene e nel male...  lui un simbolo, con un  vestito caratteristico che tutte le comunità calabresi ed emigranti nel mondo riconoscevano a prima vista.

 Racconta come è stato usato in una colonna sonora nel film Qualunquemente senza essere  stato interpellato

Per smentire ha scelto di fare lettera sui giornali

Quando ci racconta  di Pino Nano  è simpatico

Dice dell'arroganza di Pino Nano che diede sette esami in un giorno perché erano facili e lui ha fatto canzone su Pino Nano

Trovo che abbia anche molto ragione su

Comunità calabrese che esiste dappertutto tranne che a casa tua, comunità di calabresi nel mondo che ...

Contro la commiserazione ok, contro la cultura del poariullo

Il presentatore che non ha letto il libro, finora, dice che il livello della scrittura è alto

E sente Peppe non un calabrese ma un anarchico senza padrone. Peppe è un aedo ionico, chi parla è professore di latino e greco

 Sono Surrealisti i calabresi? Lui dice lamentanti, ha ragione.

Solo due parole sul gruppo che ha costruito e lasciato e che dai suoi parenti veniva considerato un posto fisso.

Sono d’accordo sul fatto che al sud se vali nessuno è disposto ad accettarlo e che tutti cercheranno di annegarti, di seppellirti, di affossarti, sono d’accordo sul lamento che è un ritornello,



comunque quando sarò famosa, caro Voltarelli, io che, tu dici, presidio il sud, dove tu non vivresti mai, perché ne hai paura, ne saresti impoverito, così ci hai detto... Sappi che io ordinerò ai miei investigatori indagine a tappeto su questo assurdo contrattempo che ti è favorevole. Auguri

Ho scoperto da sola perché non mi sei piaciuto.

Non certo per il lessico, oppure per la punteggiatura, non per la lettura poco suggestiva ma perché non hai dato merito a chi ha collaborato negli anni ad Onda Calabra



Salvatore De Siena e Il parto delle nuvole pesanti

Onda Calabra

Caro Voltarelli che hai detto :- Ho fatto un gruppo. poi me ne sono andato-

mi sa che hai esagerato un po'

Non credi che senza De Siena e le altre Nuvole tu non saresti volato nel blu dipinto di blu?

Post da perfetta ignorante di cose tue ma ora so cosa non mi piace di te

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