Come ci siamo ridotti!
Come?
A sparare al vicino di casa
che tiene la TV ad alto volume
A guardare sbavanti la farfalla sul pube di una Belen di
turno.
Come ci siamo ridotti!
Come?
A leggere giornali
gossip su corna fatte e che si faranno
A scorrere una cronaca nera fatta di pugni, di calci, di
niente
A insozzare città e paesi con musiche e canti di
strimpellatori
Come ci siamo ridotti!
Come?
Ad assistere imbelli, incapaci ed ottusi
Ad una invasione di turchi, ottomani e cinesi
Ad una violenta e continua rapina di quello che era un
nostro paese
Scomparso oramai per troppa inefficienza, per disamore, per
negligenza.
Come ci siamo ridotti!
Come?
Ed è in quel come,
in questa domanda che resta intatto tutto
lo stupore
Di come tutto vada come vada
Rotolando per una discesa
e trascinando sempre di più ogni cosa incontra
Come?
Come una slavina, come una frana,
sento il rumore
dei sassi che spingono, che sbattono e rotolano
Per il pendio del nostro paese
il paese intimo del nostro momento
.....
.....
.....
.....
Se fossimo stati nel medioevo avremmo imbastito una bella
crociata
Ma siamo ai tempi del consumismo, del pronto video , delle chattanti
E combattiamo a colpi di tasti una guerra persa e mai
dichiarata
Contro un noi stessi disfatto e imbelle
Alienato
E disadattato
Incapace di impegnarsi davvero
Perché l’impegno è
solo fatica
Per noi edonisti
Senza ritorno
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