19 maggio2011-
Io pubblicherò postuma
Come Emily Dickinson
Come Tomasi di Lampedusa
Come Ippolito Nievo
Io pubblicherò postuma
L’emarginazione letteraria,
spirituale, che altri hanno
percepito
lo slargo, il vuoto abitato da
nessuno al mio fianco-
Nadine Gordimer
Nadine Gordimer
Io pubblicherò postuma
La raschiante invidia di chi
vorrebbe essere come me,
più giovane, più bella, diversa.
Io allora sarò ascoltata
perché il silenzio della mia
assenza
darà lustro alla loro presenza.
Io pubblicherò postuma
La menzogna di un amore
Ritenuto troppo a lungo degno
E perso come tutti gli amori,
nell'indifferenza, negli
inganni, nelle carte.
Pubblicherò e testimonierò in vita
Il fastidio di essere fra
miserabili
Fra persone che vendono la loro
opinione
Per un lastrico solare, per un nulla, per
un niente.
Scusate se esisto - direbbe lei, eterea e decisa prof di storia
E scusate se io parlo, mi muovo e
sono felice.
Il cielo è azzurro, il mare un po’
meno,
L’aria è frizzante, pulita non più,
le cave sono in fiore, camion
alacri vanno e vengono.
Siamo tutti felici di esserci.
Anche gli avvocati, gli
amministratori delegati, i commercialisti,
l’agronomo, il mio.
Sbadato, distratto, infingardo, proprio come me.
Sbadato, distratto, infingardo, proprio come me.
Ma lui non se lo può permettere.
Non è mica uno studioso!
Lo studioso perde e riperde nella
sua cartella
Pensieri parole ed opere
Perde e riperde
concetti, nozioni, date.
Lui, l’agronomo perde i registri
aziendali. Non si fa.
Io scrivo come digestivo e come lo
stomaco dei ruminanti.
Reticolo, rumine, omaso e abomaso.
E’ una ruminazione, la mia,
durante la quale il bolo viene
riportato in bocca,
rimasticato.
rimasticato.
Un riportare che dà però una più
facile digeribilità.
Scrivere per digerire. Meglio di
un Maalox
Ippolita Luzzo
Potente, sofferta ma scende in fondo al cuore. Il coraggio dell'inconfessabille!
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