domenica 2 giugno 2019

Barricate di Enrico A.& Roberto Cameriere

Il tempo passato non è passato e torna, non sempre, ma torna. Sei andato via da Reggio Calabria, hai fatto una ottima e stimata carriera, non vuoi più tornare ma poi, ma poi ti giunge una mail:" ”Mi soffermai su una mail che proveniva dalla procura di Reggio Calabria. Avevo lasciato Reggio da tanti anni e non mi andava minimamente di avere contatti con nessuno, se uno taglia i ponti, taglia i ponti. Stavo così bene a casa mia, mai voltarsi indietro, recidere i legami col passato e andare avanti. Non mi andava di aprirla, ma alla fine la lessi.
«Caro Vincenzo, spero che la tua memoria non sia peggiorata in maniera definitiva. La firma ti dirà qualcosa dei tempi andati. So che sei un famoso scienziato, mentre io sono un piccolo sostituto procuratore, ma devo sottoporti un caso spinoso e forse è che meglio rimanga sottotraccia, per un po’. Lo so che non vieni più giù, ma a me non puoi dire di no. Sono stati ritrovati degli scheletri a Palizzi. Dal primo esame sommario sembrano resti umani. Non ho notizie di scomparse recenti e tornando indietro nel tempo non ne ho trovate da un po’ di anni. Tutto questo, in effetti non vuol dire nulla, potrei affidarti l’incarico ufficialmente e così farò, ma prima mi piacerebbe che gli dessi un’occhiata e in privato mi dici che ne pensi. Ti chiederai perché? A dire la verità non lo so neanch'io, come ti ho detto una semplice sensazione. Ciao Franco Russo.»
Scrivere del periodo dei moti di Reggio e raccontare anche un ritrovamento di quattro scheletri sembra proprio una metafora. Non si dice sempre che si hanno scheletri negli armadi per dire quanti misteri e quanti segreti siano nascosti nel terreno fangoso della storia? Si apprestano a questa avventura due fratelli, Enrico, già conosciuto autore di commedie brillanti e di diversi libri, ultimo "Ucciderò Piero Pelù", e Roberto, esperto in campo internazionale per identificazione di cadaveri. Uno scienziato e uno letterato, i due fratelli compensano e creano una perfetta sintesi fra scienza e letteratura.
Barricate è un giallo, un noir, un libro di storia, un romanzo. Recentemente avevo letto e presentato più volte il libro dei Lou Palanca, il collettivo che recupera e raccoglie fatti della storia taciuti e dimenticati. "A schema libero" è un docufiction, calato nella realtà di Reggio Calabria dagli anni settanta al 2012 . Per narrare fatti veri successi si costruiscono dei personaggi: Uno è la figura dell'enigmista: L’uomo che risolve il cruciverba a schema libero era arrivato a Reggio Calabria dalla Polizia di Stato ai Servizi durante i moti di Reggio di quaranta anni fa.
Barricate invece racconta i fatti di Reggio visti dall'interno, dalla voce di un ragazzo che si sta recando a Palizzi a far parte del cast di un film. Trent'anni prima e trent'anni dopo, i capitoli si susseguono veloci, dalla scoperta degli scheletri, dalla indagine del magistrato che chiama in suo aiuto un amico d'infanzia, un compagno di scuola, esperto in riconoscimento di scheletri. Uso un po' l'ironia nello scegliere termini impropri, ma il racconto e l'intreccio è ben costruito, con precisione e cura, lasciando in noi lettori il compito di ricordare e di partecipare ancora una volta a uno svelamento.   
Lo svelamento riguarda anche gli individui che decidono di essere altro, rispetto al contesto sociale dove si trovano a vivere, decidono di riappropriarsi della vita, facendo scelte "Erano passati davvero trent’anni da quando c’eravamo visti l’ultima volta, ma la voce mi sembrava sempre la stessa. Non avevano la lebbra, ma magari ce l’avevo io, ero scappato da una città che mi faceva sempre di più paura e avevo vissuto la mia fuga come un tradimento. La realtà è che non mi ritrovavo più in questa mentalità di Reggio, sì, loro ci stavano e se la sguazzavano alla grande in quella melma, ma non faceva più per me, ero cambiato, anche se i vecchi amici non lo capivano o facevano finta di non capirlo. Non ero più il ragazzo del classico, ero diventato un altro, mi piacevano le regole e mi interessavano solo le persone che le rispettavano, gli altri per me erano fuori, da condannare"
Mi sembra uno snodo decisivo nella scelta di vivere libero, di vivere fuori dalla cappa dell'umiliazione e sottomissione in cui purtroppo, benché ci siano alcuni spiragli, sembra vivere il Sud. 
Sembra che il momento dello scirocco possa rappresentare il governo del Sud e mi piace riportarvi questa calura che opprime come esempio di politica mal gestita "Non so se sappiate cosa significhi starsene a luglio, a Reggio Calabria, svaccati su un letto, mentre lo scirocco ti toglie ogni forza. È un’esperienza lisergica. Sei lì in una realtà a parte, totalmente saldato al materasso. Sembra che nulla possa smuoverti. Ti domandi chi abbia riempito il tuo letto di colla, hai le braccia totalmente abbandonate al proprio destino."
In effetti i moti di Reggio furono una grande impostura, una agitazione solleticando istinti di rivincita contro le altre città della Regione Calabria, una orribile azione di collusione fra politica e malavita. Credo che il clima sia incolpevole e ciò che ci lascia sempre senza forze sia proprio l'essere seppelliti come scheletri. 
La lettura ci prende e non ci lascia nemmeno dopo aver finito se io ne scrivo subito e dimentico di dover cucinare. 
Con un sorriso e un fiducioso augurio accompagniamo "Barricate" nel tempo presente che, ci auguriamo, possa vedere solo Barricate letterarie 
Ippolita Luzzo  

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