mercoledì 3 ottobre 2018

Litweb: Una finestra sul mondo

Un'identità forte è una finestra sul mondo, capace di includere in sé anche le altre. Se è debole, invece, si limita a glorificare se stessa, rinchiudendosi nei confini del localismo

Raffaele  La Capria

24 ottobre Relazione Uniter in itinere per il 9 Novembre 
Litweb: Una finestra sul mondo
La tentazione era di venirmene senza un foglio scritto, domandarvi con semplicità se ci conosciamo. Tutti voi mi rispondereste di sì, sappiamo il nome di alcuni, non di tutti, i presenti, e sappiamo, o almeno pensiamo di sapere, cosa ci accomuna. Sono tanti anni che ci sediamo insieme in questa stanza e sono tante le conversazioni che formano il patrimonio condiviso delle nostre conoscenze. 
Ciò ci conforta e ci fa sentire comunità appartenere ad una associazione che nella sua rarità associa quasi per davvero. 
Come associazione aperta ad ogni fermento nuovo è stato dato spazio ad attività e conoscenze diverse, invitando molti miei amici, e di questo vi ringrazio, dal mondo della Litweb. 
Naturalmente è normale che nessuno o quasi conosca il mondo o il regno, per essere precisi, della Litweb, essendo un Regno nato nel 2012, per puro caso, ed essendo un regno, o mondo, nato sul web. Vi spiegherò quindi cosa sia Litweb, crasi della parola Letteratura, in inglese, literature, e della parola web Sottorete di Internet che riunisce i siti che permettono un sistema di navigazione ipertestuale e visualizzabili sul computer per mezzo di appositi programmi software (detti browser )
L' origine viene da world wide web ‘ragnatela estesa in tutto il mondo’; propriamente “rete” www e  web sono la stessa cosa. www sta per world wide web e web è un modo più rapido per dire www.
 Ma cos'è il world wide web? Letteralmente, ho appena scritto, significa ragnatela mondiale, perché world significa mondo, wide significa scala e web significa ragnatela. Questo però non ci spiega che cos'è. Le connessioni su Internet esistevano già, per scopi militari nel 1969, allora si chiamava Arpanet, e dal 1980 comincia la diffusione,  ma solo intorno al 1990 la ragnatela del web ha permesso la nascita, fra molto altro, dei blog, dei siti, dei giornali online, trasformando in modo ineluttabile la comunicazione e la diffusione dei messaggi.  
Cosa sia un sito o un blog, suppongo qui tutti lo sappiamo, abituati ormai con cellulari interconessi e con il computer, lo ripeto solo per un ordine nel discorso. Un sito web o sito Internet  è un insieme di pagine web correlate, ovvero una struttura ipertestuale di documenti che risiede su un server web.
Scherzosamente, alcuni anni fa, io avevo inventato Il Lametame, mio giornale sul web, senza server. Scrivevo www. IlLametame.it e subito sembrava un giornale vero.  Ovviamente non esisteva, appariva il link, molti cliccavano sul link, non trovavano che una pagina bianca perché il server non serviva, ma tanti conoscono ormai Il Lametame.  Nel Web 2.0 e nel gergo di Internet, un blog  è un  tipo di sito web  gestito da uno o più blogger che pubblicano contenuti multimediali, in forma testuale o in forma di post, concetto assimilabile o avvicinabile a un articolo di giornale. Il termine blog è la contrazione di web-log, ovvero diario in rete. Io ho definito il blog, in una lontana intervista sul Quotidiano del sud, un diario a cielo aperto.
Sono milioni di milioni i blog ora nel mondo. 
E veniamo ai siti letterari da me incontrati per puro caso nel 2009 quindi già dopo molti anni dalla nascita. E alla nascita sempre per caso del blog, nel 2012. 
Sembra sempre antipatico parlare di sé, però il blog è un diario, quindi nasce come Finestra sul mondo, come la mia finestra sul mondo.  Il blog sul regno della Litweb nasce come idea comune con Bruno Corino, filosofo ed allievo di Tullio De Mauro, dovremmo proprio invitarlo, ve lo propongo ora, e viene gestito da me con costante curiosità sul fenomeno in corso di formazione. Sul mondo letterario. 
Che cos'è una finestra sul mondo? Un'identità forte è una finestra sul mondo, capace di includere in sé anche le altre. Se è debole, invece, si limita a glorificare se stessa, rinchiudendosi nei confini del localismo, questo la una frase di Raffaele La Capria che ho messo come guida all'inizio della conversazione.
Noi possiamo decidere di aprire una finestra per far ammirare a tutti i nostri capelli, il colore dei nostri occhi e la bella voce che si possiede, ed è quel gesto uno specchio vuoto, dice Pierre Zaoui , nell'Arte di scomparire, possiamo decidere di ammirare dalla finestra il mondo che passa e dire agli altri quanto sia bello ed è questo ciò che chiamiamo comunicazione. 
In questo modo diventa un modo di vivere, uno stare alla finestra, lontanissima dal luogo natio, lontanissima eppure vicinissima se stiamo qui a parlarne stasera tra noi. 
Da quel luogo, da quella finestra, benché mai abbia chiesto nulla, mi sono giunti libri, autori, riconoscimenti e amicizia. Ed è proprio il riconoscimento quello che più ci fa piacere, vero? Riconoscimento fra simili, dovendo vivere fra chi ci sconosce, spesso in contesti pubblici, con poca grazia. Conoscersi tramite ciò che si scrive, capire come si trasforma questo e quello, affidarsi all'intuito e sorvolare sulle scortesie e sulle piccinerie, è ciò che si impara stando in rete.  
Sulla rete.
Dalla Rete a noi poi, per contestualizzare ciò che da anni ormai avviene, ho proposto all’Uniter una rassegna letteraria sulla letteratura nascente, ossia, sulla letteratura che difficilmente troviamo in libreria, sulle piccole e medie case editrici che intercettano il buono. Il progetto in effetti, qui all’Uniter, da anni sono felice di dire, è stato accettato, deve ora fare i passaggi necessari per avviare la rassegna. Ospiti dell’Uniter, provenienti dal mondo della Litweb, cioè conosciuti, letti e segnalati da me e apprezzati anche da voi,sono stati, cito in ordine sparso: Nicola Fiorita, Maria Antonietta Ferrarolo, Claudia Melica, Tiziana Iaquinta, Anna Vinci, Mauro Francesco Minervino, Pinuccio Alia, Massimo IIritano, Marcello Comitini, Simona Zecchi.
Amici non contatti e soprattutto stimati professionisti.La stima che ci accomuna.  Ricordo ancora la mia felicità quando lessi le prime bozze dei lavori di Maria Antonietta Ferrarolo, ricordo quanto ci siamo parlati e consigliate prima che venisse a Lamezia, e come ormai, fidandosi del mio intuito, mi mandi da leggere, a me per prima, ciò che scrive, dicendo ciò pubblicamente sia alla Nuova Frontiera che in intervista pubblica.
"Arrivi alle cose in base alle intuizioni che hai", raccolsi un giorno questa frase da Nino Racco, e ciò mi fa da guida. 
Una rassegna possibile dunque, che dalla Litweb, una finestra sul mondo, possa far affacciare la piana lametina, tramite l’Uniter, sul panorama letterario conoscibile solo tramite il web, "da me", aggiungerei, ma non dirò.
Ippolita Luzzo  

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