giovedì 23 novembre 2017

Claudio Grattacaso: La notte che ci viene incontro. Manni Editori



"Filiamo a 150 all'ora" La collana Pretesti della Casa Editrice Manni pubblica il secondo libro di Claudio Grattacaso, autore segnalato al Premio Calvino, menzione speciale nel 2013 con La linea di fondo, libro uscito da Nutrimenti nel 2014.
Pretesti pubblica La notte che ci viene incontro nell'ottobre del 2017 ed io sto con questo libro aperto nelle molte suggestioni che mi rimanda. "Stava arrivando la fine del mondo via etere e noi ne eravamo spettatori" così davanti agli schermi arrivavano le immagini di terremoti, di invasioni di cavallette, e una pioggia di stelle ci avrebbe sommersi. 
Quel giorno l'apocalisse non arrivò. 
Seguo questa lettura con i ventimila euro tagliuzzati in mano, guardando truce mio fratello, così lontano dal vivere da avermene fatto perdere altrettanti, e non credo sia fiction o fantasy quel che leggo ma ormai una quotidianità fatta da immagini destabilizzanti, alle quali ci siamo abituati sia nel mondo fuori che in quello delle nostre case. 
Leggo alcuni passaggi sorridendo, benché siano passaggi drammatici, nella "calma inverosimile, una sensazione di dolcezza che mitiga il dramma, gli oggetti attorno a noi assumono un aspetto solenne, sono testimoni della maestosità del trapasso, la vita soffia, va altrove"
Sarà il modo di raccontare di Claudio, l'odore tenero di campagna e di vento" ad addolcire i fatti, il fuoco con cui inizia il racconto, ardeva nelle sue pupille in un falò gigantesco.
Il fuoco sembra catarsi e rigenerazione, uguale significato di un continuo bruciare, nello sguardo e negli affetti tagliuzzati, dopo la dispersione degli averi. 
Non si possiede nulla tranne la coscienza e la voglia di raccontarsela immaginando come irreale quello che in effetti stiamo vivendo davvero. 
I finanziamenti saranno sbloccati fra qualche giorno...
Ieri sera vado a vedere un film che mi sembra abbia a che fare, solo come tematica, con questo libro. The place di Paolo Genovese
Ebbene anche lì ci stava un corruttore, colui che induce altri al male, ci stava la corruzione, il guastarsi, il degenerare quando si è in preda ad un desiderio da soddisfare a tutti i costi, e ci stava quel consegnarsi, incaprettati, dico io, al signore sconosciuto, che può manovrare noi e il nostro libero arbitrio se non riusciremo a star fuori dalle ossessioni. 
Io vorrei andarmene, lo dico col cuore in mano.Vorrei abdicare da questo consorzio di pazzi corrotti" Volare"
Filiamo a 150 all'ora.
Con Claudio Grattacaso
Ippolita Luzzo 



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