domenica 18 giugno 2017

Antonio Belsito al contrario

Mi manda da leggere i suoi pensieri sull'amore, Antonio Belsito, perché le mie parole descrivono a mezzo anima, ed è una ragione bellissima, una ragione di più, cantava Ornella Vanoni.
Siamo su pensieri diversissimi su " Sei tutto ciò che di bello mi accade" sottotitolato "Scritti sull'Amore", proprio perciò mi interessa scriverne.
Sugli abbracci che dovrebbero essere espressione di grande amore ed invece potrebbero essere vuoto esercizio retorico di un modo per non esprimere alcunché. Non credo nella sincerità dei gesti, anzi ho esperienze di abbracci dati e poi di coltellate ed abbandoni. La cronaca ne è piena. Non credo alle emozioni di scambio, ognuno sente in modo diversissimo, e non credo nella linearità dei rapporti, anzi ritengo ogni genere di intrattenimento con un altro una forma di guerriglia, di strategia per occupare posizioni e mantenerle, pur con il massimo affetto e con la sincerità del cuore. 
Antonio quindi quando scrive"Amo voler bene perché voglio bene all'amore" mi trova perfettamente d'accordo, meno d'accordo se poi quel suo voler bene sarebbe un bacio, una carezza, un abbraccio. Ci si può abbracciare centomila volte e si stringerà un vuoto simulacro come ben sanno coppie e coppie in cui uno ama e l'altro no, amici, in cui uno è amico e l'altro no, familiari in cui l'affetto è tramontato ma restano gli abbracci. Vuoti. 
" Credo che già incontrarsi sia tenersi.  Se non ci si tiene, significa che non ci si è mai incontrati" scrive Antonio ed io aggiungo la volontà. Per incontrarsi bisogna volerlo in due, anzi in tanti. Bisogna azzerare il bisogno e cercare una verità. 
Si scrive galleggiando, caro Antonio, e galleggiando ti seguo fino al tuo amore per lo scrivere, l'unico abbraccio che posso capire, quello con la scrittura.   
Ippolita Luzzo 




Chi vuol donare amore, deve egli stesso riceverlo in dono. 


in fondo l'« amore » è un'unica realtà, seppur con diverse dimensioni; di volta in volta, l'una o l'altra dimensione può emergere maggiormente. Dove però le due dimensioni si distaccano completamente l'una dall'altra, si profila una caricatura o in ogni caso una forma riduttiva dell'amore.

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