giovedì 14 gennaio 2016

Gli Occhi Magri. Walter Sabbatini. Miracolosa medicina

Nella quarta di copertina leggo" Nel tentativo di ritrovare la partitura che la sua mente ora salmodiava con ingannevole eleganza" si sarebbe impegnato alla ricerca di quella voce.

 "La Voce Del Silenzio" 
Volevo stare un pò da sola 
per pensare e tu lo sai 
ed ho sentito nel silenzio 
una voce dentro me 
e tornan vive troppe cose 
che credevo morte ormai 
e chi ho tanto amato 
dal mare del silenzio 
ritorna come un'onda nei miei occhi 
e quello che mi manca 
nel mare del silenzio 
mi manca sai, molto di più. 

Mentre le voci dei tanti cantanti, dopo Mina, si susseguono nella mia stanza, resto con il libro di Walter in mano, che sta cantando insieme. 
quella voce che lui ci confessa di  cercare con fatica, setacciando riga per riga, pagina per pagina," come se gli mancasse proprio quella musica lì, il totem di ogni miracolosa medicina, la musica che gli mancava." Lui lo dice, io non mi sono accorta della fatica, ho apprezzato la facilità del suo scrivere suggestionante,  e noi sappiamo che, se un esercizio difficilissimo sembra facilissimo, e perché atleta bravissimo è.

Ci sono cose in un silenzio 
che non m'aspettavo mai, 
vorrei una voce 
ed improvvisamente 
ti accorgi che il silenzio 
ha il volto delle cose che hai perduto 
ed io ti sento amore, 
ti sento nel mio cuore 
stai riprendendo il posto che 
tu non avevi perso mai

Sono sicura che lo scrittore abbia invece perfettamente la sua musica, l'abbia suonata nelle pagine e pagine del suo racconto, che oltrepassando le parole suonava una melodia. 
Nel libro di Walter "Sono la loro solitudine" Dice Amalia. I calabroni ronzano e la trama ha il ronzio, e poi gli spiriti delle foglie gialle che al primo segno di invecchiamento delle foglie andavano via, senza spiegazioni, senza salutare.
 Ho fatto moltissime orecchiette a questo libro, ed a pag 263 ho capito perché.
Quel diventare poema il non essere al mondo. Il restarsene come un pezzo di legno. Come Bart " Stare senza il mondo". Il non voler far nulla. 
Troveremo quella chitarra anche noi nel fiume della vita, Walter, così  come la trova Franco, troveremo la musica per suonare la vita. 
Lo dico dal nulla da dove abito.
oggi leggendo Gian Paolo Serino scriveva proprio che ogni lettore mentre parla del libro debba dire come sta, dov'è.
La Trattoria di Amalia mi sarebbe piaciuta,  col profumo di cibi che ora mi arrivano dalla mia cucina. Le "pastille" di castagna bollite, il cavolo verza a stufare con il suo odore dolce, ed il canto della campagna. Rabelais e la letteratura ringraziano Walter Sabbatini per il suo omaggio. Sono sicura che cibo e musica profumeranno librerie e cucine, sono sicura che Walter ha già trovato in sé la miracolosa medicina chiamata fiducia. Fiducia nel potere della letteratura che ci renderà vivi

ci sono cose in un silenzio 
che non m'aspettavo mai, 
vorrei una voce 
e improvvisamente 
ti accorgi che il silenzio 
ha il volto delle cose che hai perduto

Ma non si perde nulla nel libro Gli Occhi Magri di Walter perchè  

stai riprendendo il posto che 
tu non avevi perso mai 

Nessun commento: