mercoledì 30 dicembre 2015

Il piatto vuoto del mendicante cieco

Chiedeva la carità all'angolo di una strada, forse su un marciapiede, "uomo da marciapiede"
Chiedeva la carità e nessuno si fermava.
Sente una voce che gli chiede il suo cartello con su scritto "Fate la carità ad un povero cieco"
Lui porge il cartello e dopo un po' se lo vede restituire. 
Cominciano a cadere monete nel piatto e al ritorno della voce, che aveva preso il cartello, domanda cosa fosse cambiato.
Sono un pubblicitario, risponde la voce, ed ho cambiato la scritta "Chiedo la carità" in " Oggi è una bella giornata di sole. Voi potete vederla, io no"
Questo apologo mi accompagna spesso, e nel dire al mondo che oggi è una bella giornata, voi potete viverla, io non potrò, mi avvio alla bella giornata che si vedrà.
Chiedere la carità. Umiliati e offesi. San Paolo e Dostoevskij, tutta la letteratura in un piatto vuoto teso all'angolo di una strada, su un marciapiede, da un cieco che aspetta il pubblicitario
Trovarlo sarà la sua fortuna? forse
Chi lo sa cosa chiediamo noi tutti con quel piatto vuoto?
Chi lo sa cosa spinge i passanti ora a gettare distrattamente la moneta? 
vero è che esibire una debolezza ed una mancanza allontana ed infastidisce. 
vero è che al mondo non puoi chiedere di più.
Chi è il cieco e chi è il passante?
Nessuno si accorge nemmeno di sé stesso. 
Guarda e non vede.

Così la letteratura ha preso a dire baci bacini, caffè e cioccolata, sospiri e caramelle, il bello che avrete, "Un giorno in più" ed a vendere e vendere la carità ad ogni angolo di strada. Connivente con la pubblicità 

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