sabato 20 dicembre 2014

Quelli che sanno presentare libri



Quelli che presentano libri a volte sono più bravi, più preparati, più interessanti dello scrittore, del libro dello scrittore e del contenuto del libro dello scrittore che presentano.

Un piacere ascoltare quello che, loro suppongono, avrebbe potuto scrivere lo scrittore se solo avesse saputo mettere giù le frasi.

Sono da applaudire e infatti applaudo quando incontro fenomeni suddetti e loro sanno che, senza alcun velina, dico loro:- Tu sei stato bravissimo oppure bravissima, tu riesci a trasformare una zucca in carrozza, un foglio scritto in un racconto-

Sono una rarità, da proteggere da tanti, moltissimi presentatori che non sanno presentare nemmeno i libri veri.

Come presentano costoro, i non presentatori, i libri?

Ve ne racconto alcuni di molti anni fa con protagonisti prestigiosi

Venne Annarosa Macrì a presentare un libro e lo raccontò per filo e per segno, fino alla fine, tanto che dal pubblico, non io, sorse voce:- No, fai rimanere il piacere di leggerlo!-

Venne altra  donna delle pari opportunità lametina, della quale rimuovo sempre nome, non so perché, non lo ricordo proprio, e lesse lesse lesse, fogli su fogli mentre Carofiglio ormai distrutto si allacciava e slacciava scarpe e altra presentatrice le chiese alfine:- Tutti questi fogli devi leggere?-

Terribili presentatori che raccontano la loro vita, le loro idiosincrasie, la prossemica e la domestica, terribili presentatori che annoiano e allontanano per sempre il piacere del leggere non distinguendo una frase semplice da una complessa. Allungandosi in lungaggini inutili.

Terribili presentatori asserviti al vuoto piacere di aver in bocca microfono oltre cui dire che son davanti ad una Rosa o ad una Spina, ad un Nobel,  un premio qualsiasi, oppure al più grande romanziere del novecento italiano (del lametame), così sentii dire io una sera da un imprenditore e protettore dello scrittore che veniva presentato.
Poi domandano:- Sicuramente starà preparando il prossimo?-

Molto bene molto bene divertiamoci così se non fosse che "Da che parte sta il mare" noi sappiamo che sta sempre dalla parte del potere e giammai del sapere.

Onore e plauso ai bravi presentatori ai quali auguro di esser loro a pubblicare.

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