domenica 2 novembre 2014

Frontiera di Pina Majone Mauro.-Miscellanea a cura di Ippolita Luzzo



Frontiera di Pina Majone                                    
Miscellanea a cura  di Ippolita Luzzo



Per lungo tempo appagati e felici          pag121

Bagnammo nel miele il pane dell’esilio

Oggi però remiamo all'incontrario

Nel mare della nostra indifferenza

Per ritornare dove abbiamo lasciato

Appese al muro le nostre chitarre


Non è ricca la pesca ma stasera            pag122

Dopo una mensa odorosa di mare

Possiamo riaprire le finestre

Ad una notte da reinventare

Ad un mattino che s’indora di sole

Mentre io comincio con l’intitolare

Al vostro ritorno l’ultimo mio canto


Solo tornando s’impara a non partire                 

Ognuno ha il suo tempo e la sua storia     pag33

Ma noi del sud non nascemmo vincenti


Se la storia non ignora se stessa               pag34

Mai più saliremo sui treni dell’esilio
...                                  

Il ritorno è un circuito della mente              pag73

Che ripassa per vie dimenticate

E s’incatena al canto notturno

Di chi grida al cielo sottovoce

Un nome mai scordato che si perde


Mare via di sale  per anime in fuga      pag159

Dal proprio nome  dalla propria fame 
...  

Bentornati alla casa alla foce               pag74

Bentornati al fiume della vita 
...           



Torniamo insieme meglio se siamo in tanti  pag145

Al mare alla casa al campo che lasciammo          


Nell'asfittico spazio del destino   pag185



Ritorno cavalcando la speranza   pag230



Mare unico celeste paradiso  pag231

In questo sud oscuro come l’inferno



Mare solcato dagli scafi insanguinati



Là dove il fato sbarrò la tua strada

Là io ti attendo in anima e dolore pag 231
anima che non sa dove cercarsi pag 232



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