lunedì 18 agosto 2014

Il pregiudizio dell'età

Molto bene. Nella riserva indiana che abitiamo ognuno sta al suo posto. Giovani con giovani, vecchi con vecchi, ricchi con ricchi, orti chiusi, chiusissimi.
Recintati. Il volo fuori dalla riserva è difficile, impossibile, unico strumento per alcuni sono i soldi. Con i soldi puoi, falsissima idea, che per volare liberi senza argini e confini basti aprire un portafoglio.
Per altri basta farsi un nome, con un premio, una alleanza, con la politica e cultura.
Stranissimo modo di volare sbattendo le ali e facendo la ruota ma... Vola il Pavone?
Ma non voglio parlarvi di voli, stamattina.
Molto prosaicamente voglio domandarvi se per voi sessanta anni sono troppi per essere stupiti, curiosi e immaginativi, voglio domandarvi che idea avete voi della vecchiaia e se escludete che settanta sia l'età dell'entusiasmo,
che ottanta possa essere amore e che novanta sia ancora infanzia.
Lo voglio domandare a chi di anni ne ha quaranta, trenta e venti, a chi ha eretto muri e sbarramenti con un pregiudizio duro a morire, quello dell'età.

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