lunedì 30 giugno 2014

Un muro davanti



Il muro davanti

Sempre più raramente mi siedo a scrivere davvero.

Sempre più raramente mi accingo a dire, poi taccio.

Le parole hanno preso significato altro.

Volo, nolo e malo, vola, gala e mala

Cultura etica e bellezza, Libertà della libertà, popolo delle libertà.

Il muro davanti

Non esiste libertà, non è mai esistita, era una semplice tensione ad un vivere possibile

Non esiste e però vedere questa tensione imbrattata e ridicolizzata mi dà un piccolo dolore.

Non esiste la bellezza, era armonia, equilibrio, serenità, ho studiato io.

Ora vedere bellezza nel corpo spogliato e venduto un tanto al chilo mi addolora

Il muro davanti a me

Cuktura terribikle, metto le kappa, una volta mettevano le kappa per evidenziare un regime.

Non so se abbia ancora un senso parlare di regime, di soffocamento, di nodo scorsoio che stringe il collo di esseri vari.

Alla berlina di Clown siamo, di spietati killer dell’etica. Voleva dire praticare la virtù, essere etici, avere un costume morale, non vestire un tacco quindici e sculettare. Non vendere voti, idee, non comprare solo un televisivo, non accettare che tutto diventi un orrendo Circo Barnum.

Un muro davanti a voi tutti che allegramente ci ballate sopra, nei vostri Club, nei vostri lidi, fra un mix di alcool e una sniffata, sentendovi tutti i re dell’universo.

Un muro alto, altissimo, che crollerà come Babilonia
e non basteranno tutti i vostri premi, tutte le convention, tutti gli stage, tutti i vostri cavalierati ed eccellenze, tutto il vostro, a salvarvi dalla sputo dell'indigenza. L'indigenza della spiritualità.

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