lunedì 14 aprile 2014

Dal posto di comando



Dal posto di comando
Puoi dire qualsiasi sciocchezza, puoi scrivere romanzi, diari, biografie, dal posto di comando l’applauso è assicurato.
Dove si trova il posto di comando?
Una mia amica, scherzosamente ricorda aneddoto. Un suo collega , primario ospedaliero, soleva riflettere sul posto di comando dell’usciere dell’ospedale che, alzando oppure non alzando, a mano, allora, la sbarra decideva chi dovesse o non dovesse entrare quella mattina.
Un potere di un attimo ma pur sempre un potere.
Se per puro caso si fosse protratto oltre l’attimo sarebbe arrivata la forza pubblica a mettere agli arresti l’usciere per abuso di potere!
Il posto di comando non è quello dell’usciere.
Il posto di comando sarebbe del dirigente ASL, ASP, APP, Dirigente di chissàcchì, dirigente oppure figlia, moglie, marito del, della, dirigente.
Dirigere vuol dire stare al posto di comando? Questo non si sa, sarà quel che sarà. Sempre che sarà, sarà...
Al posto di comando  si può essere inefficienti, i tuoi sottoposti parleranno male di te in privato, ti aduleranno in pubblico.
Si può essere scrittori, i tuoi pazienti compreranno il libro, voteranno il tuo programma, ti batteran le mani.
Il posto di comando non prevede che tu, standoci seduto, possa mai vedere e sentire non  quello che dicono di te, che facile è, ma quello che tu dici.
Dal posto di comando infatti solo ovvietà, perché se stai al comando solo per comandare sei già un ente senza esistente, un semplice apparato del sistema!
Anni lontani, si sapevano queste cose, ora non si sanno più-
La devo finire di farmi galleggiare in testa pensieri che  non son di moda.
Applausi per tutti quelli che al posto di comando stanno già, a quelli che ci starranno e a quelli che sono per andarci... applausi

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